Jeffrey Sachs al Parlamento Europeo il 19-02-2025, sulle malefatte degli USA. Video+trascr.
Jeffrey Sachs (Detroit, 5 novembre 1954) è un economista e saggista statunitense. È stato direttore dell'Earth Institute alla Columbia University dal 2002 al 2016.
Nel 2004 e nel 2005 è stato inserito fra i Time 100.
Sachs è cresciuto a Oak Park, un sobborgo di Detroit, nel Michigan, in una famiglia ebraica. Figlio di Joan Abrams e Theodore Sachs, un avvocato del lavoro, si è diplomato alla Oak Park High School e ha frequentato l'Harvard College, dove si è laureato nel 1976, per poi ottenere, sempre ad Harvard, il MA ed il Ph.D in economia. Nel 1980 è entrato a far parte della facoltà di economia di Harvard come assistente ed è stato promosso professore associato nel 1982. Un anno dopo, all'età di 28 anni, diventa professore di economia ad Harvard, quindi direttore del Centro Earth delle Nazioni Unite, situato presso la Columbia University.
Jeffrey Sachs ha svolto attività di consulenza per diversi capi di Stato e governi nel corso della sua carriera. Ad esempio, ha consigliato il governo polacco nel 1989, il team economico del presidente sovietico Mikhail Gorbaciov nel 1990-1991, il team economico del presidente russo Boris Eltsin nel 1991-1993 e il team economico del presidente ucraino Leonid Kučma nel 1993-1994.
Dal 2001 al 2018, Jeffrey Sachs ha ricoperto il ruolo di consigliere speciale del segretario generale delle Nazioni Unite, collaborando con Kofi Annan, Ban Ki-moon e António Guterres. Durante il mandato di Kofi Annan, è stato nominato consigliere speciale nel 2002, con un ruolo focalizzato sugli obiettivi di sviluppo del millennio (MDGs), otto obiettivi internazionali sanciti per ridurre la povertà estrema, la fame e le malattie.
Tema della relazione del 19 febbraio 2025 di Jeffrey Sachs al Parlamento Europeo, è stata l'esortazione all'Europa ad adottare una politicaestera realistica e
indipendente.
Per il video della relazione su You Tube, clicca QUI.
Trascrizione del video della relazione in italiano:
Michael, (Charles Michel è stato il
Presidente del Consiglio Europeo dal 1° dicembre 2019 al 30 novembre
2024, N.d.R.) grazie mille e grazie a tutti voi per questa
opportunità di pensare insieme. Viviamo in un un mondo in rapido
cambiamento, estremamente pericoloso, è necessario avere un pensiero
chiaro.
Sono stato consigliere del
governo polacco nel 1989, del Presidente Gorbaciov nel 1990 e nel
1991,
del Presidente Eltsin dal 1991 al 1993, del Presidente Kučma in Ucraina nel
1993-94.
Ho visto gli eventi da vicino per 36
anni. Dopo la rivoluzione di Maidan, il nuovo governo mi ha chiesto
di recarmi a Kiev, sono stato in piazza Maidan e ho visto molte cose
in prima persona.
Sono stato in contatto con i leader
russi per più di 30 anni e conosco bene la leadership americana. Il
nostro precedente segretario del Tesoro è stato il mio insegnante
di macroeconomia 51 anni fa. Quindi siamo molto amici da mezzo
secolo.
Lo dico solo perché il mio punto di
vista è frutto di esperienza diretta, non è ideologia: è quello
che ho visto con i miei occhi e sperimentato di persona.
Nella mia analisi degli eventi in
Europa, includerò non solo la crisi in Ucraina, ma anche la Serbia,
le guerre in Medio Oriente: l'Iraq, la Siria. Le guerre in Africa: il
Sudan, la Somalia, la Libia; che sono molto significative, e forse le
parole che sto per dire vi sorprenderanno.
Sono guerre che gli Stati Uniti hanno
guidato e causato. Gli Stati Uniti hanno maturato la convinzione,
soprattutto nel 1990-91 e poi con la fine dell'Unione Sovietica, di
essere i padroni del mondo, di non avere più linee rosse da
rispettare, di non doversi preoccupare sulla sicurezza altrui o delle
raccomandazioni dell'ONU. Mi dispiace dirlo così chiaramente, ma
voglio che comprendiate.
Nel 1991 ho cercato con tutte le mie
forze di aiutare Gorbaciov, credo che sia stato il più grande statista
del nostro tempo.
Ho letto recentemente un memorandum
d'archivio del Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti
sulle mie proposte: avevo suggerito di aiutare l'Unione Sovietica
nella stabilizzazione finanziaria e nelle riforme; e ho visto come le
hanno respinte e derise.
In quel documento, i miei ex colleghi
di Harvard dicono esattamente: “Faremo il minimo necessario per
evitare un disastro, ma solo il minimo. Non è nostro compito
aiutarli e non è nel nostro interesse”. Quando l'Unione Sovietica
è crollata nel 1991, questa visione si è ulteriormente rafforzata.
L'idea era “adesso comandiamo noi”.
Cheney (vicepresidente USA dal 2001 al
2009, N.d.R.), Wolfowitz (Sottosegretario alla Difesa USA,
N.d.R.) e molti altri credevano che il mondo fosse diventato
degli Stati Uniti e che avrebbero potuto fare ciò che volevano:
spazzare via i resti dell'ex Unione Sovietica, eliminare i suoi
vecchi alleati, paesi come l'Iraq, la Siria. E stiamo vivendo questo
tipo di politica estera da quasi 33 anni.
L'Europa ha pagato un prezzo altissimo,
perché in tutto questo periodo non ha avuto una politica estera.
Nessuna voce, nessuna unità, nessuna chiarezza, contro i suoi
interessi, solo lealtà agli USA.
Ci sono stati solo alcuni momenti, di
disaccordo. L'ultimo è stato nel 2003: la guerra
in Iraq, quando Francia e Germania si opposero a che gli Stati Uniti
bypassassero il Consiglio di sicurezza dell'ONU.
Quella guerra è stata direttamente
concepita da Netanyahu e dai partner nel Pentagono americano. Non sto
dicendo che ci sia stata solo una convergenza d'interessi, sto
dicendo che si è trattato di una guerra fatta per Israele. Una
guerra che Paul Wolfowitz e Douglas Feith (sottosegretario alla
politica del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, N.d.R.)
hanno coordinato con Netanyahu; è stata l'ultima volta in cui
l'Europa ha parlato con voce autonoma. I leader europei sono stati
molto chiari, meraviglioso.
Dopo, l'Europa ha perso completamente
la sua voce, soprattutto dal 2008.
Ora, quello che è successo dopo il
1991 fino al 2008, è che gli Stati Uniti hanno deciso che la NATO
si sarebbe allargata da Bruxelles a Vladivostok, passo dopo
passo, senza fermare la sua espansione. Questo sarebbe stato
il mondo unipolare degli Stati Uniti.
Giocavate a Risiko da bambini, come ho
fatto io? Questo è il modo con cui gli Stati Uniti gestiscono i
rapporti con gli altri, per avere la pace in ogni parte della mappa.
Ogni paese senza una base militare
statunitense è un nemico. La neutralità è una parolaccia nel
lessico politico statunitense, forse la parola più sporca di tutte.
Se sei un nemico, sappiamo che sei un nemico. Se sei neutrale, sei
sovversivo, perché sei contro di noi, ma non lo dici
apertamente. Stai fingendo, di essere neutrale.
Questa era la loro mentalità, e la decisione fu presa formalmente nel 1994, quando il presidente
Clinton ha firmato l'allargamento della NATO a est.
Ricorderete che il 7 febbraio 1991,
Hans Dieter Genscher (diplomatico tedesco occidentale, ministro dal
1969 al 1992, il vice-cancelliere
di Germania che ha governato più a lungo nella storia del suo paese,
prima col cancelliere Helmut Schmidt, socialdemocratico, poi con
Helmut Kohl, democristiano) e James Baker III (Capo di
gabinetto della Casa Bianca), parlarono con Gorbacëv.
E Genscher tenne una conferenza stampa
dopo l'incontro, in cui spiegò che la NATO non si sarebbe mossa
verso est, che non avrebbe approfittato dello scioglimento del Patto
di Varsavia.
E bisogna capire che queste cose erano
impegni giuridici, non discorsi fatti a caso.
La caduta del muro e la
riunificazione tedesca sono stati la vera fine della seconda guerra
mondiale con un accordo per cui la NATO non si sarebbe spostata
di un pollice verso est. E tutto ciò è provato da innumerevoli
documenti.
Basta consultare l'archivio sulla
sicurezza nazionale della George Washington University. C'è un sito
che si chiama "What Gorbachev Heard About NATO", dategli
un'occhiata, perché tutto quello che dicono dagli Stati Uniti è una
bugia.
Come ho detto, la decisione di
espandere la NATO fino all'Ucraina fu presa nel 1994:
questo era l'impegno, questo era il progetto, è iniziato più di 30
anni fa.
Nel 1997, Zbigniew Brzezinski (già
consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Carter) ha
scritto “La grande scacchiera”. Non si trattava solo di
riflessioni personali del signor Brzezinski, ma della presentazione
al pubblico, delle decisioni del governo degli Stati Uniti. Il libro
descrive l'espansione simultanea della NATO e dell'Europa verso est,
e c'è un capitolo in cui si analizza come reagirà la Russia. Io ho
conosciuto personalmente Brzezinski, è stato molto gentile con me.
Dovevo visitare la Polonia e lui è stato di grande aiuto. Era un
uomo molto simpatico e intelligente, ma ha sbagliato tutto.
Nel 1997, ha scritto precisamente che
la Russia non avrebbe potuto reagire all'espansione verso est della
NATO e dell'Europa.
Diceva che la Russia non aveva scelta,
doveva accettare l'Europa e la NATO.
E spiegava che la Russia non si sarebbe
mai allineata alla Cina, e tantomeno all'Iran.
La Russia non poteva avere vocazione
diversa dalla vocazione europea. Quindi, mentre l'Europa si muoveva
verso est, la Russia non poteva fare nulla. Lo dice un alto stratega
americano.
Vi stupisce che siamo sempre in
guerra?
Noi americani pensiamo di sapere sempre cosa farà la
controparte e ci sbagliamo sempre. E uno dei motivi per cui ci
sbagliamo è che gli strateghi americani, nell'elaborare le loro
teorie, non considerino l'altra parte. Sai solo qual'è la loro
strategia, è meraviglioso.
Risparmiamo tempo, non c'è bisogno
della diplomazia.
Quindi questa è una storia che continua da 30
anni fino a ieri.
L'Ucraina e la Georgia erano le chiavi
del progetto. Perché? Perché l'America ha imparato tutto quello
che sa dagli inglesi, e così siamo l'Impero britannico in versione
“vorrei ma non posso”. L'Impero britannico con Lord Palmerston
nel 1853 pensava di circondare la Russia nel Mar Nero e negarle
l'accesso al Mediterraneo orientale e ora il progetto americano
cerca di fare la stessa cosa nel XXI secolo. Cerca di creare una
cintura di Paesi: Ucraina, Romania, Bulgaria, Turchia e
Georgia, lungo il Mar Nero,
perché bloccare l'accesso della Russia al Mar Nero, la ridurrebbe a
poco più di una potenza locale. Questo voleva Brzezinski, e prima di
Brzezinski c'era Mckinder, che diceva “Chi controlla il
cuore del mondo, controlla il mondo”.
Questo piano risale a tanto tempo fa,
andando indietro, fino a Palmerston (Henry John Temple, III visconte
Palmerston (Westminster, 20 ottobre 1784 - Brocket Hall, 18 ottobre
1865) viene ricordato per la direzione della politica estera del
Regno Unito, in un periodo in cui la Gran Bretagna si trovava al
massimo della sua potenza, in qualità di Segretario di Stato per gli
Affari Esteri prima e di Primo Ministro poi, N.d.R.).
Ho conosciuto tutti questi presidenti,
conosco i loro team e non è cambiato molto da Clinton a Bush, da
Obama a Trump, fino a Biden: anzi forse siamo andati di male in
peggio, infatti Biden è stato il peggiore, forse anche perché negli
ultimi due anni non era “compos mentis”, lucido, e non è una
battuta. Il sistema politico americano è basato sull'immagine, sulla
manipolazione mediatica quotidiana; è un sistema di pubbliche
relazioni. Solo così puoi avere un presidente, che non è in grado
di governare, al potere per due anni, e addirittura farlo correre per
la rielezione; Ma quando è dovuto restare da solo su un palco
per 90 minuti, è stata la fine di tutto.
Se non fosse stato per quell'errore, la
sua candidatura sarebbe andata avanti, che si addormentasse dopo le
16:00 oppure no. Quindi questa è la realtà, tutti fanno finta di
niente. È considerato scortese dire quello che sto dicendo, perché
oggi non si dice la verità quasi mai.
Torniamo al piano che va avanti dagli
anni '90: il bombardamento di Belgrado per 78 giorni consecutivi nel
1999, ne faceva parte.
(N.d.R. Nel 1999, la campagna di
bombardamenti della NATO contro la Repubblica Federale di Jugoslavia,
nota come Operazione Allied Force, durò 78 giorni. Iniziò il 24
marzo e si concluse l'11 giugno, scaricando circa 2700 tonnellate di
esplosivo sul paese, con l'obiettivo di fermare le azioni del governo
jugoslavo di Slobodan Milošević in Kosovo.)
Non si può dividere il paese quando i
confini sono sacrosanti, tranne che per il Kosovo. I confini sono
sacrosanti a meno che non sia l'America a cambiarli.
Il Sudan era un altro progetto
correlato. La ribellione del sud Sudan è avvenuta spontaneamente?
Posso mostrarvi il manuale della CIA per analizzare di cosa si tratta
realmente: le operazioni militari sono costose, hanno bisogno di
equipaggiamento, addestramento, campi base, intelligence e
finanziamenti e queste le forniscono le grandi potenze, non i
protagonisti delle insurrezioni locali. Il Sudan del sud non ha
sconfitto il Sudan del nord in una guerra tra tribù, era un piano
americano. Andavo spesso a Nairobi e incontravo militari,
senatori statunitensi e uomini d'affari, faceva parte del gioco del
mondo unipolare.
L'espansione della NATO è
iniziata nel 1999 con l'ingresso di Ungheria, Polonia e
Repubblica Ceca, e la Russia era decisamente contraria; anche se quei
paesi erano lontani dai suoi confini, la Russia ha protestato, ma
ovviamente senza risultati.
Quando è arrivato George Bush Jr.,
dopo l'11 settembre, il Presidente Putin ha promesso pieno
supporto agli Stati Uniti nella lotta al terrorismo.
E dopo l'America ha deciso di
scatenare sette guerre in cinque anni, potete ascoltare
online il Generale Wesley Clark online parlarne. Era il Comandante
supremo della NATO nel 1999 e divenne capo del Pentagonoo dal 20
settembre 2001 e gli fu consegnato un documento con l'elenco delle 7
guerre già pianificato.
Anche queste erano guerre di
Netanyahu. L'idea era eliminare i vecchi alleati dei sovietici
e colpire Hamas e Hezbollah.
Perché l'idea di Netanyahu era che
doveva esserci un solo Stato e che Israele avrebbe
controllato tutto il territorio, ed eliminato chiunque si fosse
opposto.
Israele non avrebbe agito da solo, ma
attraverso i suoi amici, gli Stati Uniti.
Questa è stata la politica
statunitense fino a stamattina, non sappiamo se cambierà. L'unico
cambiamento possibile è che forse sarà Washington a
controllare Gaza, invece di Israele.
Ma anche quest'idea esiste da almeno 25
anni. Risale a un documento del 1996 chiamato "A Clean Break",
scritto da Netanyahu e dai suoi soci americani per porre
fine alla soluzione dei due Stati,
potete trovarlo anche online. Questi sono piani che vengono
da lontano, non è questione di Clinton, Bush o Obama. Vedere la
politica americana come episodi legati al quotidiano è monotono, e
non serve a capire.
Il secondo ciclo di
espansione della NATO fu nel 2004, con l'ingresso di
sette nuovi paesi: i tre stati baltici, la Romania, la Bulgaria,
la Slovenia e la Slovacchia. La Russia era furiosa.
Questa è stata una completa
violazione dell'ordine postbellico concordato con la
riunificazione della Germania;un'inganno, perché veniva tradito l'accordo di cooperazione
con Mosca: ma gli
Stati Uniti credevano nel mondo unipolare, quello che Putin disse
alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco nel 2007: "Basta,
adesso!".
E poi cosa accadde nel 2008? Gli Stati
Uniti chiesero all'Europa di integrare Ucraina e Georgia e allargare
alla NATO, anche questo faceva parte del piano.
Ho ascoltato il signor Saakashvili a
New York nel maggio del 2008 (Mikheil Saak'ashvili è un politico
ucraino-georgiano, che ha ricoperto la carica di Presidente della
Georgia in due mandati distinti: dal 2004 al 2007 e di nuovo dal 2008
al 2013. Dal 2015 al 2016 è stato anche governatore della regione
ucraina di Odessa), e sono uscito dalla sala, ho chiamato mia moglie
e le ho detto: "Quest'uomo è pazzo". E un mese dopo è
scoppiata una guerra perché gli Stati Uniti avevano promesso a
quest'uomo: "Ti salveremo, salveremo la Georgia".
E lui si è presentato, al Consiglio
per le Relazioni Estere e ha detto: “la Georgia è al centro
dell'Europa”. Beh, signore e signori, non è nel centro
dell'Europa.
E gli eventi più recenti non sono
utili per la Georgia e per la sua sicurezza. Che i vostri
parlamentari vadano lì, o che ci vada io, o che ci vadano i
politici europei, non salva la Georgia, la può distruggere
completamente.
Nel 2008, come tutti sanno, il nostro
ex direttore della CIA, William Burns, ha inviato un lungo messaggio
a Condolisa Rice, dicendo chiaramente. “Nyet significa nyet”
riguardo all'espansione della NATO. Lo sappiamo grazie a Julian
Assange perché credetemi, al popolo americano non viene detto
nulla, né viene detto in questi giorni dai vostri giornali.
Quindi dobbiamo ringraziare Julian
Assangese possiamo leggere il memorandum nei
dettagli.
Come sapete, Victor Yanukovich è stato
eletto nel 2010 grazie a un programma di neutralità. La Russia non
aveva alcun interesse territoriale o piano espansionistico in
Ucraina, lo so perché ero lì in quegli anni. Quello che la Russia
stava negoziando era un contratto di locazione di 25 anni per la base
navale di Sebastopoli fino al 2042. Tutto qui. Non la Crimea, non il
Donbass, niente del genere. L'idea che Putin stesse ricostruendo
l'Impero russo è propaganda infantile. Scusatemi, ma chi
conosce la storia giorno per giorno e anno per anno sa che queste
cose sono sciocchezze.
Eppure, queste sciocchezze sembrano
funzionare meglio della verità. Gli Stati Uniti hanno deciso che
Yanukovich dovesse essere rovesciato. Si chiamano “operazione di
cambio di regime”.
Gli Stati Uniti ne hanno fatte
circa un centinaio nel mondo, nei paesi europei e in tutto il
pianeta. È quello che fa la CIA per mestiere.
Sappiatelo,
è una politica estera speciale. In America, se non ti piace
l'avversario, non negozi con lui, cerchi di rovesciarlo,
preferibilmente segretamente; se non funziona segretamente, lo fai
apertamente, e dici sempre: "Non è colpa nostra, è lui
l'aggressore, è Hitler". Questa frase torna utile ogni due o
tre anni: che si tratti di Saddam Hussein, che sia Assad, che sia
Putin, è molto comoda. Riguardo la politica estera è l'unica
spiegazione che venga data al popolo americano.
Beh, è come se fossimo alla
Conferenza di Monaco del 1938 (N.d.R. La Conferenza di Monaco
è spesso criticata per aver ceduto alle pressioni di Hitler,
dimostrando una debolezza delle democrazie occidentali di fronte
all'aggressività nazista. Fu un tentativo di evitare la guerra, ma
fallì nel suo obiettivo e anzi, contribuì a creare le premesse per
il conflitto mondiale), ci troviamo di fronte a Monaco del 1938; non
si può dialogare con l'altra parte perché è malvagia, un nemico
implacabile. È l'unica
politica estera che abbiamo, l'unica proposta dei mass media.
Ripetono questo modello senza riserve perché sono completamente
assoggettati al governo degli Stati Uniti.
Ora, nel 2014 gli Stati Uniti hanno
lavorato attivamente per rovesciare Yanukovich (presidente dell'Ucraina dal 2010 al
2014).
Tutti conoscono la
telefonata intercettata tra Victoria Nuland, mia collega alla
Columbia University (nel 2014 Victoria Nuland era Assistant Secretary
of State for European and Eurasian Affairs per gli Stati Uniti, dove
ha svolto un ruolo significativo nella crisi ucraina, in particolare
durante le proteste di Euromaidan che hanno portato alla caduta del
presidente Viktor Yanukovych, N.d.R.), e l'ambasciatore
statunitense in Ucraina, Geoffrey Pyatt. Non si può avere una prova
migliore. I russi hanno intercettato la sua chiamata e l'hanno
pubblicata su internet. Ascoltatela, è incredibile.
(Nella telefonata intercettata, la
diplomatica americana esprime anche opinioni su Vitaly Klitchko, l'ex
boxer e leader dell'opposizione: "Non penso dovrebbe governare",
dice Nuland, "non penso sia una buona idea". Con Pyatt
parla poi del coinvolgimento dell'Onu per la crisi, in particolare
della nomina di un inviato speciale Onu per l'Ucraina: "Credo
sarebbe una gran cosa, penso, aiutare a far combaciare le cose e
avere l'Onu come aiuto... e sai una cosa, l'Unione Europea si fotta
(fuck the Eu)", si sente nell'audio. Pyatt sembra d'accordo:
"Esatto", risponde. See more at:
http://www.rainews.it/archivio-rainews/articoli/gaffe-diplomatica-americana-si-fotta-ue-nuland-pyatt-intercettati-ed84d4d0-6e17-477a-9fd6-b3ac6fa2aa34.html,
N.d.R.)
Conosco queste persone, e indovinate?
Dopo aver orchestrato il colpo di stato sono stati tutti
promossi nell'amministrazione Biden. Così vanno le cose.
Quando ci fu piazza Maidan mi chiamarono: “Professor Sachs, il
nuovo primo ministro ucraino vorrebbe vederla per parlare della crisi
economica”, perché.. Beh, in quello sono piuttosto bravo. E così
sono volato a Kiev e mi hanno portato in piazza Maidan, e mi è stato
raccontato come gli Stati Uniti hanno pagato tutte le persone che
hanno lavorato per piazza Maidan...
Altro che rivoluzione spontanea di
dignità! Signore e signori, per favore, chi paga la comunicazione?
Da dove viene tutta questa organizzazione? Da dove viene tutta questa
organizzazione? Da dove vengono tutti questi autobus? Come arrivano
tutte queste persone chiamate a raccolta? State scherzando? Questo è
uno sforzo organizzato e non è un segreto tranne che per i cittadini
europei e statunitensi. Tutti gli altri lo sanno.
Poi ci fu il protocollo di Minsk e
soprattutto il Minsk 2, che per inciso era modellato sull'autonomia
delle regioni di Donetsk e Lugansk. Il protocollo Minsk 2 ha sancito
chiaramente l'autonomia delle regioni russofone e fu sostenuto
all'unanimità dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU.
Ma gli Stati Uniti e l'Ucraina decisero
che non doveva essere applicato.
La Germania e la Francia, che
sono stati i mediatori dell'accordo, lo hanno lasciato inattuato.
Un'altra azione unilaterale americana
per mantenere il mondo unipolare e con l'Europa, come al
solito, a fare la solita parte secondaria e inutile,
nonostante fosse garante dell'accordo.
Poi vinse Trump e aumentò
gli armamenti. Ci sono state migliaia di morti nei bombardamenti
ucraini sul Donbass e Minsk 2 non fu mai applicato.
Entrò in
carica Biden e ripeto, io conosco queste persone, ero un membro
del Partito Democratico. Ora ho giurato di non appartenere a nessun
partito, perché tutti sono la stessa cosa.
I Democratici sono diventati
guerrafondai. Non c'è una sola voce per la pace, proprio come
la maggior parte dei vostri parlamentari.
Putin, il 15 dicembre 2021, ha messo
sul tavolo un ultimo tentativo: due bozze di accordo sulla sicurezza,
uno con l'Europa e uno con gli Stati Uniti. Ma gli Stati Uniti hanno
risposto picche.
In un'ora di telefonata con Jake
Sullivan (Consigliere per la Sicurezza Nazionale con Biden) alla Casa
Bianca, l'ho implorato: "Jake, evitate la guerra, potete
evitarla: tutto quello che dovete fare è che la NATO non si allarghi
all'Ucraina".
E lui mi ha detto: "Oh, la NATO
non si allargherà all'Ucraina, non preoccuparti". Gli ho detto:
"Jake, dillo pubblicamente". “No, no, no. Non possiamo
dirlo pubblicamente."
Gli ho detto: "Jake, state per
intraprendere una guerra per qualcosa che neanche intendete fare."
Lui mi ha risposto: "Non preoccuparti, Jeff. non ci sarà
nessuna guerra".
Queste non sono persone molto brillanti, lo
dico con franchezza, non sono persone molto brillanti e ho avuto a
che fare con loro per più di 40 anni. Parlano fra di loro. Non
parlano con nessun altro. Giocano alla teoria dei giochi (N.d.R.
Teoria matematica applicata
all'Economia) ma in una forma non cooperativa; nella loro visione non
si negozia, non si fa la pace, si costruisce una strategia
unilaterale. Questa è l'essenza della teoria dei giochi. Non
è diplomazia, non è negoziabile, non è teoria della pace. È una
teoria unilaterale non cooperativa . Se conoscete la teoria formale
dei giochi, è quello a cui giocano.
(Nel modello della teoria dei giochi,
la premessa indispensabile è che l'obiettivo sia vincere. La teoria
dei giochi di John Nash, conosciuto anche come equilibrio non
cooperativo, è una condizione della teoria dei giochi, o Game theory
che sussiste qualora, date alcune strategie poste in essere da due
concorrenti, nessuno dei due può migliorare la propria posizione
adottando una strategia diversa, N.d.R.).
Questo è iniziato alla RAND
Corporation. [La
RAND Corporation è un think tank (in inglese letteralmente:
serbatoio di pensiero, ma traducibile in italiano con le locuzioni
centro studi, centro di ricerca, laboratorio d'idee, istituto
d'investigazione, gabinetto strategico, pensatoio o gruppo di
riflessione) statunitense. Il nome deriva dalla contrazione di
'research and development'. Fondata nel 1946 con il sostegno
finanziario del Dipartimento della Difesa statunitense, impiega più
di 1500 ricercatori presso le sedi di Santa Monica, Washington e
Pittsburgh. Dal 1992 è attiva in Europa attraverso la controllata
RAND Europe. Tra
i suoi principali successi, la RAND Corporation annovera
l'applicazione
della teoria dei giochi (la
teoria dei giochi contemporanea si applica ad una vasta gamma di
relazioni comportamentali e indica ormai genericamente la scienza
delle decisioni logiche negli esseri umani, negli animali e nei
calcolatori) per la decisione di differenti opzioni, metodologie per
anticipare possibili sviluppi futuri attraverso scenari e metodo
Delphi (un
metodo d'indagine iterativo, particolarmente utilizzato nella ricerca
scientifica in materia di business, che si svolge attraverso più
fasi di espressione e valutazione delle opinioni di un gruppo di
esperti o attori sociali ed ha l'obiettivo di far
convergere l'opinione
più completa e condivisa in un'unica "espressione") e la
definizione teorica della commutazione di pacchetto (tecnica di
accesso multiplo a divisione di tempo, specificamente concepita per
il trasporto di
dati,
utilizzata per condividere un canale di comunicazione tra più nodi).
N.d.R.]
Nel 2019, la RAND ha pubblicato il
documento “Come destabilizzare la Russia?” e Biden ha eseguito
alla lettera; “Come possiamo infastidirla?”
Questa è la strategia: “Come
possiamo infastidire la Russia?”
L'abbiamo provocata per farla crollare,
forse per ottenere un cambio di regime, scatenare disordini, portarla
a una crisi economica.
E questo sarebbe un vostro alleato?
(all'Eu, N.d.R.) Stiamo scherzando? Ho avuto quella lunga e
frustrante telefonata con Sullivan (Jacob Jeremiah Sullivan, il 23
novembre 2020 il presidente Joe Biden ha nominato Sullivan
consigliere per la sicurezza nazionale, N.d.R.).
Ero fuori
al gelo, volevo passare una bella giornata sulla neve, e invece ero
lì adirgli: “Jake, non fare la guerra”, “Oh, non ci sarà
nessuna guerra, Jeff”.
Tutti sappiamo cosa è successo il mese
dopo. Si sono rifiutati di negoziare. L'idea più stupida della NATO
è la cosiddetta politica delle porte aperte.
Cos'è, uno scherzo?
La NATO si riserva il diritto di espandersi senza che nessuno abbia
voce in capitolo.
Allora, ditemi, sui messicani e sui
canadesi cosa si potrebbe dire? Se Trump avesse intenzione di
annettere il Canada, il Canada potrebbe dire alla Cina: “Perché
non costruisci una base militare in Ontario?”. Non sarebbe una
buona idea.
Gli Stati Uniti non direbbero: “È
la loro scelta, non sono affari nostri. Possono fare quello
che vogliono.
Ma in Europa i vostri leader continuano
a ripetere questa assurdità, è una cosa senza senso, non è neanche
una geopolitica per bambini, è solo non pensare affatto.
Così è cominciata la guerra. Qual era
l'intenzione di Putin con la guerra?
Posso dire chiaramente:
costringere Zalinski ad accettare la neutralità. E questo si poteva
fare, a sette giorni dall'inizio dell'invasione. Dovreste capirlo,
non seguire la propaganda.
Veramente Putin voleva conquistare
tutta l'Ucraina?
Forza, signore e signori, capite almeno
la cosa basilare. L'obiettivo (della Russia, N.d.R.) era semplice:
mantenere la NATO, e quindi gli Stati Uniti, lontano dai confini
della Russia. Né più, né meno.
Vorrei aggiungere un punto:
perché è così importante per loro?
- Primo, perché se la Cina o la Russia
decidessero di costruire una base militare sul Rio Grande o al
confine con il Canada, gli Stati Uniti impazzirebbero e avremmo una guerra in 10
minuti;
- ma anche perché gli Stati Uniti hanno abbandonato
unilateralmente il Trattato sui missili anti-balistici (ABM) nel 2002
, distruggendo il quadro di controllo degli armamenti nucleari.
E
questo è fondamentale da capire. L'intero sistema di controllo
delle armi nucleari si basava sull'evitare il primo attacco nucleare.
Il trattato ABM era un pilastro essenziale di questo equilibrio.
Gli Stati Uniti ne sono usciti
unilateralmente nel 2002, e questo ha fatto esplodere la Russia di
rabbia.
Quindi, tutto quello che ho descritto
finora si colloca in un contesto di distruzione del sistema di
controllo degli armamenti nucleari.
Poi a partire dal 2010, gli Stati
Uniti hanno installato i sistemi missilistici AEGIS in Polonia e poi
in Romania, e alla Russia non è piaciuto affatto.
E una delle questioni sul tavolo, tra
dicembre 2021 e gennaio 2022 è stata: “Gli Stati Uniti rivendicano
il diritto di installare sistemi missilistici in Ucraina”.
A gennaio 2022, Blinken (Segretario di
Stato degli US nell'amministrazione Biden, dal 2021 al 2025, N.d.R.)
ha detto a Lavrov (Ministro degli affari esteri della Russia):
“Gli Stati Uniti si riservano il diritto di installare sistemi
missilistici ovunque vogliano”. Questo è il vostro alleato. E
stiamo rimettiamo i missili a medio raggio in Germania. Nel 2019 gli
Stati Uniti sono usciti unilateralmente dal trattato INF
(Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty) nel 2019.
(Il trattato INF venne siglato a
Washington l'8 dicembre 1987 da Ronald Reagan per gli Stati Uniti
d'America e Michail Gorbačëv per l'Unione Sovietica , a seguito del
vertice tenutosi tra i due Capi di Stato a di Reykjavík, firmato
l'8-12-1987, ratificato il 27-05-1988, entrato in vigore 1° giugno
1988, scaduto il 1º agosto 2019 per il ritiro unilaterale degli USA,
N.d.R.)
Non esiste un accordo per il
controllo delle armi nucleari al momento, nessuno!
Quando Zalinski, dopo solo sette giorni
di guerra ha detto: “negoziamo”, io conoscevo ogni dettaglio
della vicenda, perché ho parlato approfonditamente con tutte le
parti coinvolte. Nel giro di un paio di settimane, è stato
prodotto un documento approvato da Putin, presentato da Lavrov e
gestito dai mediatori turchi. Sono volato ad Ankara per ascoltare
nel dettaglio cosa stavano facendo i mediatori.
Dicevano che l'Ucraina si sarebbe
ritirata unilateralmente dall'accordo.
Perché? Perché gli Stati Uniti glielo
avevano ordinato. E per aggiungere il colpo di grazia, il Regno Unito
ha mandato Boris Johnson (dal 2019 al 2022 è stato primo
ministro del Regno Unito e al contempo leader del Partito
Conservatore) a Kiev, all'inizio di aprile 2022, per impedire
qualsiasi negoziato. Se la vostra sicurezza è nelle mani di
Boris Johnson, che Dio ci aiuti tutti. Keith Starmer (primo
ministro del Regno Unito dal 5 luglio 2024 e Leader del Partito
Laburista dal 4 aprile 2020, N.d.R.) si è rivelato ancora
peggio. È inimmaginabile, ma è vero. Boris Johnson ha spiegato,
e potete controllare on-line, che quello che è in gioco è
l'egemonia occidentale, non l'Ucraina. L'egemonia occidentale.
Io e
il mio collega Michael siamo stati invitati in Vaticano nella
primavera del 2022, per partecipare a un gruppo di lavoro. Abbiamo
scritto un documento in cui dicevamo chiaramente: “Da questa guerra
non verrà nulla di buono per l'Ucraina. Negoziate subito, perché
ogni giorno di guerra significherà enormi perdite di vite umane, un
rischio di escalation nucleare e la probabile sconfitta dell'Ucraina.
Non vorrei cambiare nessuna una parola
di quel documento. Non c'era niente di sbagliato in quel documento.
Da quando gli Stati Uniti hanno convinto i negoziatori ad
allontanarsi dal tavolo, circa un milione di ucraini sono morti o
sono rimasti gravemente feriti.
E i senatori americani? Corrotti,
cinici e spietati, come si può immaginare. Dicono apertamente che è
stato un ottimo investimento perché nessun americano sta morendo. È
la guerra per procura perfetta.
Il Senatore Blumenthal [Richard
Blumenthal (New York, 13 febbraio 1946) è un politico e avvocato
statunitense, senatore per lo stato del Connecticut dal 2011 ed in
precedenza procuratore generale dello stesso stato dal 1991 al 2011]
l'ha detto chiaramente. Mitt Romney (Willard Mitt Romney è un
politico e dirigente d'azienda statunitense, senatore per lo stato
dello Utah dal 2019 al 2025) lo dice ad alta voce. È il miglior
denaro che l'America possa aver speso. Nessun americano sta
morendo...
È irreale. Ora, giusto per tornare a ieri, questo progetto
è fallito. L'idea iniziale era che la Russia si sarebbe piegata.
L'idea era che la Russia non avrebbe potuto resistere. Nel 1997,
Brzezinski diceva: “La Russia non può resistere”.
Gli
americani pensavano: “Abbiamo un vantaggio, vinceremo, bluffano,
non combatteranno davvero, non accetteranno di essere tagliati fuori
dallo Swift (la rete globale che permette alle banche di scambiarsi
messaggi relativi alle transazioni finanziarie in modo sicuro e
standardizzato). Le sanzioni economiche li distruggeranno. I missili
HIMARS li piegheranno. Gli F-16 cambieranno tutto.
Onestamente, ho
sentito queste sciocchezze per 70 anni... insomma per circa 50-60
anni.
Il mio paese, il mio governo, parla
così ogni giorno. Questo linguaggio è diventato quasi familiare. Ho
implorato gli ucraini, e ho avuto rapporti con loro. Ho cercato di
evitare il peggio, non sono anti ucraino, sono pro ucraino. Ho detto:
"Salvate le vostre vite, salvate la vostra sovranità. Salvate
il vostro territorio, siate neutrali. Non ascoltate gli americani".
Ho ripetuto loro la famosa frase di Henry Kissinger: “Essere un
nemico degli Stati Uniti è pericoloso, ma essere un loro amico è
fatale”, quindi lasciatemelo
ripetere all'Europa: “Essere un nemico degli Stati Uniti è
pericoloso, ma essere un loro amico è fatale”.
Ora
parliamo di Trump. Trump non vuole essere il perdente. Ecco
perché è probabile che questa guerra finisca, perché Trump e il
Presidente Putin troveranno un accordo per chiuderla.
Se l'Europa, in maniera ridicola, vuole
continuare a parlare di guerra impegnando tutta la sua grande
propaganda bellica, non importa, la guerra finirà comunque. Quindi
fatevene una ragione. Per favore dite ai vostri colleghi che è
finita e che è finita perché Trump non vuole portarsi dietro un
fallimento. È tutto qui.
Non c'è morale, non c'è etica, è solo che Trump non vuole un peso
morto sulle spalle. L'unico paese che verrà salvato, dai negoziati
in corso, sarà l'Ucraina. Al secondo posto c'è l'Europa. I
vostri mercati azionari sono saliti negli ultimi giorni?
Grazie alla terribile notizia dei
negoziati. So che questo è stato accolto con orrore nei vostri
circuiti politici, ma questa è la migliore notizia che potevate
ricevere ora.
Li ho incoraggiati, ma non mi
ascoltano, ho cercato di parlare con alcuni dei leader europei. La
maggior parte non vuole sentir parlare di me.
Ma ho detto
loro:”non andate a Kiev, andate a Mosca”.
Discutete con la
controparte. State scherzando? Siete l'Europa, siete 450
milioni di persone, un'economia da 20 trilioni di
dollari.
Dovreste essere il principale partner commerciale
ed economico della Russia, suo legame naturale.
E se qualcuno volesse sapere come gli
Stati Uniti abbiano fatto saltare il Nord Stream, sarei felice
di parlarne.
Quindi l'amministrazione Trump è imperialista fino
al midollo, la sua visione è che le grandi potenze dominano il
mondo: “Faremo ciò che vogliamo ogni volta che potremo.
Saremo migliori di un incapace come
Biden e quando sarà necessario taglieremo i nostri finanziamenti”
Ci
sono diverse zone di guerra nel mondo, il Medio Oriente è un'altra
cosa, non sappiamo cosa succederà lì. Di nuovo, ma se l'Europa
avesse una politica estera adeguata, si potrebbe fermare quella
guerra. Ma attenzione, anche la guerra con la Cina è una
possibilità.
Quindi, non sto dicendo che siamo in
una nuova era di pace, ci troviamo in un clima politico molto diverso
in questo momento.
L'Europa dovrebbe avere una politica
estera vera e propria e non solo una politica estera
basata sulla russo-fobìa.
una politica realistica, che comprenda la situazione della Russia, e
quella dell'Europa, che capisca cos'è l'America e cosa rappresenta.
E che cerchi di evitare che l'Europa venga invasa dagli
Stati Uniti perché non è impossibile che l'America decida di
schierare truppe nel territorio danese. Non sto
scherzando, e non credo che stiano scherzando. E l'Europa ha bisogno
di una politica estera vera e non di una politica basata su: “Va
bene. Contrattiamo con il signor Trump e gli verremo incontro”.
Sapete come va a finire.
Per favore, non mettete funzionari
americani alla guida dell'Europa. Abbiate funzionari europei. Per
favore, abbiate una politica estera europea. Dovete convivere con la
Russia a lungo, quindi, per favore, negoziate con la Russia. Ci
sono seri problemi di sicurezza sul tavolo. Ma il tono arrogante e la
russofobia non aiutano affatto la vostra sicurezza. Non stanno
servendo affatto alla sicurezza dell'Ucraina. Anzi, hanno
contribuito a un milione di vittime in Ucraina, a causa di questa
idiota avventura americana a cui avete aderito e di cui siete
diventati i primi tifosi. E non risolve nulla.
In Medio Oriente gli Stati Uniti hanno
completamente consegnato la politica estera a Netanyahu 30 anni fa.
La lobby israeliana domina la politica americana. Non
ho dubbi. Potrei spiegare per ore come funziona. È molto pericoloso.
Spero che Trump non distrugga la sua
amministrazione e, ancora peggio, il popolo palestinese a causa di
Netanyahu, che considero un criminale di guerra,
giustamente incriminato dalla Corte Internazionale di Giustizia.
Bisogna dirlo chiaramente: “Mai più”.
Ci deve essere uno Stato palestinese sui confini del 4 giugno 1967,
secondo il diritto internazionale. È
l'unica via per la pace. L'unico modo per l'Europa di avere la
pace ai confini con il Medio Oriente, è la soluzione dei due Stati.
E c'è solo un ostacolo a questa soluzione, e cioè il veto degli
Stati Uniti e del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Quindi, se volete
avere un minimo di influenza, dite agli Stati Uniti di togliere quel
veto.
Siete insieme ad altri 180 paesi nel
mondo. Gli unici che si oppongono a uno Stato palestinese sono gli
Stati Uniti, Israele, Micronesia, Nauru, Papua Nuova Guinea, Isole
Marshall e Paraguay. Quindi questo è un luogo in cui l'Europa
potrebbe avere una grande influenza. Ecco un ambito in cui l'Europa
potrebbe avere un'enorme influenza.
L'Europa è rimasta in silenzio sul
JCPOA (Accordo sul nucleare iraniano) e Iran. Il sogno più grande di
Netanyahu è una guerra tra Stati Uniti e l'Iran. Non ha mai
rinunciato a quest'idea e non è impossibile che accada. E questo
perché gli Stati Uniti non hanno una politica estera
indipendente in questo senso, è gestita da Israele. È
tragico. È incredibile, comunque, e potrebbe finire. Forse Trump
deciderà di voler riprendersi il controllo della politica estera
americana. Spero che sia così.
Infine, lasciatemi dire solo per quanto
riguarda la Cina, la Cina non è un nemico. La Cina è solo una
storia di successo, è per questo che gli Stati Uniti la considerano
un nemico, perché la Cina è un'economia più grande degli Stati
Uniti.
Tutto qui.
Indice del blog "Politica":
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