Tema della relazione del 19 febbraio 2025 di Jeffrey Sachs al Parlamento Europeo, è stata l'esortazione all'Europa ad adottare una politica estera realistica e indipendente.
Per il video della relazione su You Tube, clicca QUI.
Trascrizione del video della relazione in italiano:
Michael, (Charles Michel è stato il Presidente del Consiglio Europeo dal 1° dicembre 2019 al 30 novembre 2024, N.d.R.) grazie mille e grazie a tutti voi per questa opportunità di pensare insieme. Viviamo in un un mondo in rapido cambiamento, estremamente pericoloso, è necessario avere un pensiero chiaro.
Sono stato consigliere del governo polacco nel 1989, del Presidente Gorbaciov nel 1990 e nel 1991,
Ho visto gli eventi da vicino per 36 anni. Dopo la rivoluzione di Maidan, il nuovo governo mi ha chiesto di recarmi a Kiev, sono stato in piazza Maidan e ho visto molte cose in prima persona.
Sono stato in contatto con i leader russi per più di 30 anni e conosco bene la leadership americana. Il nostro precedente segretario del Tesoro è stato il mio insegnante di macroeconomia 51 anni fa. Quindi siamo molto amici da mezzo secolo.
Lo dico solo perché il mio punto di vista è frutto di esperienza diretta, non è ideologia: è quello che ho visto con i miei occhi e sperimentato di persona.
Nella mia analisi degli eventi in Europa, includerò non solo la crisi in Ucraina, ma anche la Serbia, le guerre in Medio Oriente: l'Iraq, la Siria. Le guerre in Africa: il Sudan, la Somalia, la Libia; che sono molto significative, e forse le parole che sto per dire vi sorprenderanno.
Sono guerre che gli Stati Uniti hanno guidato e causato. Gli Stati Uniti hanno maturato la convinzione, soprattutto nel 1990-91 e poi con la fine dell'Unione Sovietica, di essere i padroni del mondo, di non avere più linee rosse da rispettare, di non doversi preoccupare sulla sicurezza altrui o delle raccomandazioni dell'ONU. Mi dispiace dirlo così chiaramente, ma voglio che comprendiate.
Nel 1991 ho cercato con tutte le mie forze di aiutare Gorbaciov, credo che sia stato il più grande statista del nostro tempo.
Ho letto recentemente un memorandum d'archivio del Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti sulle mie proposte: avevo suggerito di aiutare l'Unione Sovietica nella stabilizzazione finanziaria e nelle riforme; e ho visto come le hanno respinte e derise.
L'Europa ha pagato un prezzo altissimo, perché in tutto questo periodo non ha avuto una politica estera. Nessuna voce, nessuna unità, nessuna chiarezza, contro i suoi interessi, solo lealtà agli USA.
Ci sono stati solo alcuni momenti, di disaccordo. L'ultimo è stato nel 2003: la guerra in Iraq, quando Francia e Germania si opposero a che gli Stati Uniti bypassassero il Consiglio di sicurezza dell'ONU.
Dopo, l'Europa ha perso completamente la sua voce, soprattutto dal 2008.
Giocavate a Risiko da bambini, come ho fatto io? Questo è il modo con cui gli Stati Uniti gestiscono i rapporti con gli altri, per avere la pace in ogni parte della mappa.
Questa era la loro mentalità, e la decisione fu presa formalmente nel 1994, quando il presidente Clinton ha firmato l'allargamento della NATO a est.
Ricorderete che il 7 febbraio 1991, Hans Dieter Genscher (diplomatico tedesco occidentale, ministro dal 1969 al 1992, il vice-cancelliere di Germania che ha governato più a lungo nella storia del suo paese, prima col cancelliere Helmut Schmidt, socialdemocratico, poi con Helmut Kohl, democristiano) e James Baker III (Capo di gabinetto della Casa Bianca), parlarono con Gorbacëv.
E bisogna capire che queste cose erano impegni giuridici, non discorsi fatti a caso.
La caduta del muro e la riunificazione tedesca sono stati la vera fine della seconda guerra mondiale con un accordo per cui la NATO non si sarebbe spostata di un pollice verso est. E tutto ciò è provato da innumerevoli documenti.
Nel 1997, Zbigniew Brzezinski (già consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Carter) ha scritto “La grande scacchiera”. Non si trattava solo di riflessioni personali del signor Brzezinski, ma della presentazione al pubblico, delle decisioni del governo degli Stati Uniti. Il libro descrive l'espansione simultanea della NATO e dell'Europa verso est, e c'è un capitolo in cui si analizza come reagirà la Russia. Io ho conosciuto personalmente Brzezinski, è stato molto gentile con me. Dovevo visitare la Polonia e lui è stato di grande aiuto. Era un uomo molto simpatico e intelligente, ma ha sbagliato tutto.
Vi stupisce che siamo sempre in guerra?
L'Ucraina e la Georgia erano le chiavi
del progetto.
Perché? Perché l'America ha imparato tutto quello
che sa dagli inglesi, e così siamo l'Impero britannico in versione
“vorrei ma non posso”. L'Impero britannico con Lord Palmerston
nel 1853 pensava di circondare la Russia nel Mar Nero e negarle
l'accesso al Mediterraneo orientale e ora il progetto americano
cerca di fare la stessa cosa nel XXI secolo.
Cerca di creare una
cintura di Paesi: Ucraina, Romania, Bulgaria, Turchia e
Georgia, lungo il Mar Nero,
perché bloccare l'accesso della Russia al Mar Nero, la ridurrebbe a
poco più di una potenza locale. Questo voleva Brzezinski, e prima di
Brzezinski c'era Mckinder, che diceva “Chi controlla il
cuore del mondo, controlla il mondo”.
Ho conosciuto tutti questi presidenti, conosco i loro team e non è cambiato molto da Clinton a Bush, da Obama a Trump, fino a Biden: anzi forse siamo andati di male in peggio, infatti Biden è stato il peggiore, forse anche perché negli ultimi due anni non era “compos mentis”, lucido, e non è una battuta. Il sistema politico americano è basato sull'immagine, sulla manipolazione mediatica quotidiana; è un sistema di pubbliche relazioni. Solo così puoi avere un presidente, che non è in grado di governare, al potere per due anni, e addirittura farlo correre per la rielezione; Ma quando è dovuto restare da solo su un palco per 90 minuti, è stata la fine di tutto.
Torniamo al piano che va avanti dagli anni '90: il bombardamento di Belgrado per 78 giorni consecutivi nel 1999, ne faceva parte.
Non si può dividere il paese quando i confini sono sacrosanti, tranne che per il Kosovo. I confini sono sacrosanti a meno che non sia l'America a cambiarli.
Il Sudan era un altro progetto
correlato. La ribellione del sud Sudan è avvenuta spontaneamente?
Posso mostrarvi il manuale della CIA per analizzare di cosa si tratta
realmente: le operazioni militari sono costose, hanno bisogno di
equipaggiamento, addestramento, campi base, intelligence e
finanziamenti e queste le forniscono le grandi potenze, non i
protagonisti delle insurrezioni locali.
Il Sudan del sud non ha
sconfitto il Sudan del nord in una guerra tra tribù, era un piano
americano.
Andavo spesso a Nairobi e incontravo militari,
senatori statunitensi e uomini d'affari, faceva parte del gioco del
mondo unipolare.
L'espansione della NATO è iniziata nel 1999 con l'ingresso di Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca, e la Russia era decisamente contraria; anche se quei paesi erano lontani dai suoi confini, la Russia ha protestato, ma ovviamente senza risultati.
Quando è arrivato George Bush Jr., dopo l'11 settembre, il Presidente Putin ha promesso pieno supporto agli Stati Uniti nella lotta al terrorismo.
E dopo l'America ha deciso di scatenare sette guerre in cinque anni, potete ascoltare online il Generale Wesley Clark online parlarne. Era il Comandante supremo della NATO nel 1999 e divenne capo del Pentagonoo dal 20 settembre 2001 e gli fu consegnato un documento con l'elenco delle 7 guerre già pianificato.
Anche queste erano guerre di Netanyahu. L'idea era eliminare i vecchi alleati dei sovietici e colpire Hamas e Hezbollah.
Questa è stata la politica statunitense fino a stamattina, non sappiamo se cambierà. L'unico cambiamento possibile è che forse sarà Washington a controllare Gaza, invece di Israele.
Ma anche quest'idea esiste da almeno 25 anni. Risale a un documento del 1996 chiamato "A Clean Break", scritto da Netanyahu e dai suoi soci americani per porre fine alla soluzione dei due Stati, potete trovarlo anche online. Questi sono piani che vengono da lontano, non è questione di Clinton, Bush o Obama. Vedere la politica americana come episodi legati al quotidiano è monotono, e non serve a capire.
Il secondo ciclo di
espansione della NATO fu nel 2004, con l'ingresso di
sette nuovi paesi:
i tre stati baltici, la Romania, la Bulgaria,
la Slovenia e la Slovacchia. La Russia era furiosa.
E poi cosa accadde nel 2008? Gli Stati Uniti chiesero all'Europa di integrare Ucraina e Georgia e allargare alla NATO, anche questo faceva parte del piano.
Nel 2008, come tutti sanno, il nostro ex direttore della CIA, William Burns, ha inviato un lungo messaggio a Condolisa Rice, dicendo chiaramente. “Nyet significa nyet” riguardo all'espansione della NATO. Lo sappiamo grazie a Julian Assange perché credetemi, al popolo americano non viene detto nulla, né viene detto in questi giorni dai vostri giornali.
Quindi dobbiamo ringraziare Julian Assange se possiamo leggere il memorandum nei dettagli.
Come sapete, Victor Yanukovich è stato eletto nel 2010 grazie a un programma di neutralità. La Russia non aveva alcun interesse territoriale o piano espansionistico in Ucraina, lo so perché ero lì in quegli anni. Quello che la Russia stava negoziando era un contratto di locazione di 25 anni per la base navale di Sebastopoli fino al 2042. Tutto qui. Non la Crimea, non il Donbass, niente del genere. L'idea che Putin stesse ricostruendo l'Impero russo è propaganda infantile. Scusatemi, ma chi conosce la storia giorno per giorno e anno per anno sa che queste cose sono sciocchezze.
Eppure, queste sciocchezze sembrano funzionare meglio della verità. Gli Stati Uniti hanno deciso che Yanukovich dovesse essere rovesciato. Si chiamano “operazione di cambio di regime”.
Sappiatelo,
è una politica estera speciale. In America, se non ti piace
l'avversario, non negozi con
lui, cerchi di rovesciarlo,
preferibilmente segretamente; se non funziona segretamente, lo fai
apertamente, e dici sempre: "Non è colpa nostra, è lui
l'aggressore, è Hitler". Questa frase torna utile ogni due o
tre anni: che si tratti di Saddam Hussein, che sia Assad, che sia
Putin, è molto
comoda. Riguardo la politica estera è l'unica
spiegazione che venga data al popolo americano.
Beh, è come se fossimo alla Conferenza di Monaco del 1938 (N.d.R. La Conferenza di Monaco è spesso criticata per aver ceduto alle pressioni di Hitler, dimostrando una debolezza delle democrazie occidentali di fronte all'aggressività nazista. Fu un tentativo di evitare la guerra, ma fallì nel suo obiettivo e anzi, contribuì a creare le premesse per il conflitto mondiale), ci troviamo di fronte a Monaco del 1938; non si può dialogare con l'altra parte perché è malvagia, un nemico implacabile. È l'unica politica estera che abbiamo, l'unica proposta dei mass media. Ripetono questo modello senza riserve perché sono completamente assoggettati al governo degli Stati Uniti.
Ora, nel 2014 gli Stati Uniti hanno lavorato attivamente per rovesciare Yanukovich (presidente dell'Ucraina dal 2010 al 2014).
Conosco queste persone, e indovinate? Dopo aver orchestrato il colpo di stato sono stati tutti promossi nell'amministrazione Biden. Così vanno le cose. Quando ci fu piazza Maidan mi chiamarono: “Professor Sachs, il nuovo primo ministro ucraino vorrebbe vederla per parlare della crisi economica”, perché.. Beh, in quello sono piuttosto bravo. E così sono volato a Kiev e mi hanno portato in piazza Maidan, e mi è stato raccontato come gli Stati Uniti hanno pagato tutte le persone che hanno lavorato per piazza Maidan...
Poi ci fu il protocollo di Minsk e soprattutto il Minsk 2, che per inciso era modellato sull'autonomia delle regioni di Donetsk e Lugansk. Il protocollo Minsk 2 ha sancito chiaramente l'autonomia delle regioni russofone e fu sostenuto all'unanimità dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU.
Poi vinse Trump e aumentò gli armamenti. Ci sono state migliaia di morti nei bombardamenti ucraini sul Donbass e Minsk 2 non fu mai applicato.
Entrò in carica Biden e ripeto, io conosco queste persone, ero un membro del Partito Democratico. Ora ho giurato di non appartenere a nessun partito, perché tutti sono la stessa cosa.
Putin, il 15 dicembre 2021, ha messo sul tavolo un ultimo tentativo: due bozze di accordo sulla sicurezza, uno con l'Europa e uno con gli Stati Uniti. Ma gli Stati Uniti hanno risposto picche.
Queste non sono persone molto brillanti, lo
dico con franchezza, non sono persone molto brillanti e ho avuto a
che fare con loro per più di 40 anni.
Parlano fra di loro. Non
parlano con nessun altro. Giocano alla teoria dei giochi (N.d.R.
Teoria matematica applicata
all'Economia) ma in una forma non cooperativa; nella loro visione non
si negozia, non si fa la pace, si costruisce una strategia
unilaterale. Questa è l'essenza della teoria dei giochi. Non
è diplomazia, non è negoziabile, non è teoria della pace. È una
teoria unilaterale non cooperativa . Se conoscete la teoria formale
dei giochi, è quello a cui giocano.
Nel 2019, la RAND ha pubblicato il documento “Come destabilizzare la Russia?” e Biden ha eseguito alla lettera; “Come possiamo infastidirla?”
Tutti sappiamo cosa è successo il mese dopo. Si sono rifiutati di negoziare. L'idea più stupida della NATO è la cosiddetta politica delle porte aperte.
Allora, ditemi, sui messicani e sui canadesi cosa si potrebbe dire? Se Trump avesse intenzione di annettere il Canada, il Canada potrebbe dire alla Cina: “Perché non costruisci una base militare in Ontario?”. Non sarebbe una buona idea.
Così è cominciata la guerra. Qual era l'intenzione di Putin con la guerra?
E una delle questioni sul tavolo, tra dicembre 2021 e gennaio 2022 è stata: “Gli Stati Uniti rivendicano il diritto di installare sistemi missilistici in Ucraina”.
Non esiste un accordo per il controllo delle armi nucleari al momento, nessuno!
Quando Zalinski, dopo solo sette giorni
di guerra ha detto: “negoziamo”, io conoscevo ogni dettaglio
della vicenda, perché ho parlato approfonditamente con tutte le
parti coinvolte.
Nel giro di un paio di settimane, è stato
prodotto un documento approvato da Putin, presentato da Lavrov e
gestito dai mediatori turchi.
Sono volato ad Ankara per ascoltare
nel dettaglio cosa stavano facendo i mediatori.
Perché? Perché gli Stati Uniti glielo
avevano ordinato. E per aggiungere il colpo di grazia, il Regno Unito
ha mandato Boris Johnson (dal 2019 al 2022 è stato primo
ministro del Regno Unito e al contempo leader del Partito
Conservatore) a Kiev, all'inizio di aprile 2022, per impedire
qualsiasi negoziato.
Se la vostra sicurezza è nelle mani di
Boris Johnson, che Dio ci aiuti tutti.
Keith Starmer (primo
ministro del Regno Unito dal 5 luglio 2024 e Leader del Partito
Laburista dal 4 aprile 2020, N.d.R.) si è rivelato ancora
peggio. È inimmaginabile, ma è vero.
Boris Johnson ha spiegato,
e potete controllare on-line, che quello che è in gioco è
l'egemonia occidentale, non l'Ucraina. L'egemonia occidentale.
E i senatori americani? Corrotti, cinici e spietati, come si può immaginare. Dicono apertamente che è stato un ottimo investimento perché nessun americano sta morendo. È la guerra per procura perfetta.
Onestamente, ho sentito queste sciocchezze per 70 anni... insomma per circa 50-60 anni.
Il mio paese, il mio governo, parla
così ogni giorno. Questo linguaggio è diventato quasi familiare.
Ho
implorato gli ucraini, e ho avuto rapporti con loro. Ho cercato di
evitare il peggio, non sono anti ucraino, sono pro ucraino. Ho detto:
"Salvate le vostre vite, salvate la vostra sovranità. Salvate
il vostro territorio, siate neutrali. Non ascoltate gli americani".
Ho ripetuto loro la famosa frase di Henry Kissinger: “Essere un
nemico degli Stati Uniti è pericoloso, ma essere un loro amico è
fatale”, quindi lasciatemelo
ripetere all'Europa: “Essere un nemico degli Stati Uniti è
pericoloso, ma essere un loro amico è fatale”.
Se l'Europa, in maniera ridicola, vuole
continuare a parlare di guerra impegnando tutta la sua grande
propaganda bellica, non importa, la guerra finirà comunque. Quindi
fatevene una ragione.
Per favore dite ai vostri colleghi che è
finita e che è finita perché Trump non vuole portarsi dietro un
fallimento. È tutto qui.
Non c'è morale, non c'è etica, è solo che Trump non vuole un peso
morto sulle spalle. L'unico paese che verrà salvato, dai negoziati
in corso, sarà l'Ucraina.
Al secondo posto c'è l'Europa. I
vostri mercati azionari sono saliti negli ultimi giorni?
Grazie alla terribile notizia dei negoziati. So che questo è stato accolto con orrore nei vostri circuiti politici, ma questa è la migliore notizia che potevate ricevere ora.
E se qualcuno volesse sapere come gli Stati Uniti abbiano fatto saltare il Nord Stream, sarei felice di parlarne.
Quindi l'amministrazione Trump è imperialista fino al midollo, la sua visione è che le grandi potenze dominano il mondo: “Faremo ciò che vogliamo ogni volta che potremo.
Ci sono diverse zone di guerra nel mondo, il Medio Oriente è un'altra cosa, non sappiamo cosa succederà lì. Di nuovo, ma se l'Europa avesse una politica estera adeguata, si potrebbe fermare quella guerra. Ma attenzione, anche la guerra con la Cina è una possibilità.
Quindi, non sto dicendo che siamo in una nuova era di pace, ci troviamo in un clima politico molto diverso in questo momento.
L'Europa dovrebbe avere una politica estera vera e propria e non solo una politica estera basata sulla russo-fobìa. una politica realistica, che comprenda la situazione della Russia, e quella dell'Europa, che capisca cos'è l'America e cosa rappresenta. E che cerchi di evitare che l'Europa venga invasa dagli Stati Uniti perché non è impossibile che l'America decida di schierare truppe nel territorio danese. Non sto scherzando, e non credo che stiano scherzando. E l'Europa ha bisogno di una politica estera vera e non di una politica basata su: “Va bene. Contrattiamo con il signor Trump e gli verremo incontro”. Sapete come va a finire.
Per favore, non mettete funzionari
americani alla guida dell'Europa. Abbiate funzionari europei.
Per
favore, abbiate una politica estera europea. Dovete convivere con la
Russia a lungo, quindi, per favore, negoziate con la Russia.
Ci
sono seri problemi di sicurezza sul tavolo. Ma il tono arrogante e la
russofobia
non aiutano affatto la vostra sicurezza. Non stanno
servendo affatto alla sicurezza dell'Ucraina.
Anzi, hanno
contribuito a un milione di vittime in Ucraina, a causa di questa
idiota avventura americana a cui avete aderito e di cui siete
diventati i primi tifosi. E non risolve nulla.
In Medio Oriente gli Stati Uniti hanno completamente consegnato la politica estera a Netanyahu 30 anni fa. La lobby israeliana domina la politica americana. Non ho dubbi. Potrei spiegare per ore come funziona. È molto pericoloso.
Spero che Trump non distrugga la sua amministrazione e, ancora peggio, il popolo palestinese a causa di Netanyahu, che considero un criminale di guerra, giustamente incriminato dalla Corte Internazionale di Giustizia.
Bisogna dirlo chiaramente: “Mai più”. Ci deve essere uno Stato palestinese sui confini del 4 giugno 1967, secondo il diritto internazionale. È l'unica via per la pace. L'unico modo per l'Europa di avere la pace ai confini con il Medio Oriente, è la soluzione dei due Stati. E c'è solo un ostacolo a questa soluzione, e cioè il veto degli Stati Uniti e del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Quindi, se volete avere un minimo di influenza, dite agli Stati Uniti di togliere quel veto.
L'Europa è rimasta in silenzio sul
JCPOA (Accordo sul nucleare iraniano) e Iran. Il sogno più grande di
Netanyahu è una guerra tra Stati Uniti e l'Iran. Non ha mai
rinunciato a quest'idea e non è impossibile che accada.
E questo
perché gli Stati Uniti non hanno una politica estera
indipendente in questo senso, è gestita da Israele. È
tragico.
È incredibile, comunque, e potrebbe finire. Forse Trump
deciderà di voler riprendersi il controllo della politica estera
americana. Spero che sia così.
Infine, lasciatemi dire solo per quanto
riguarda la Cina, la Cina non è un nemico. La Cina è solo una
storia di successo, è per questo che gli Stati Uniti la considerano
un nemico, perché la Cina è un'economia più grande degli Stati
Uniti.
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